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24/11/2005 |
Il professore si dimette, ma il francobollo rimane |
Prima la carta valore in suo onore, ora la rinunzia obbligata agli incarichi, travolto da uno scandalo. Secondo quanto appena diffuso dall’Ansa, il ricercatore sudcoreano Hwang Woo-suk, “celebrità mondiale per le sue ricerche di frontiera sulla clonazione terapeutica, in particolare sulle cellule staminali embrionali clonate «su misura», ha annunciato oggi le dimissioni irrevocabili da direttore della prima banca data mondiale di cellule staminali”. “Presento le mie più profonde scuse per l’imbarazzante e tragica notizia di aver utilizzato ovociti prelevati da due ricercatrici del mio gruppo”, ha detto Hwang in una conferenza stampa all’Università statale di Seul. Il diretto interessato, 53 anni, ha precisato di dimettersi anche “da tutte le altre cariche ricoperte in seno a organismi governativi e privati. È il mio modo di mostrare il pentimento per quanto accaduto”. Stamani tuttavia –prosegue il comunicato diffuso dall’Ansa- il ministero della Sanità aveva “assolto” Hwang. “Il ricercatore non ha infranto alcun codice etico. Tutto è avvenuto a sua insaputa”, aveva detto un portavoce ufficiale del ministero. Il francobollo che lo riguarda è uscito proprio in Corea del Sud il 12 febbraio scorso e “Vaccari news” lo aveva annunciato il giorno precedente. Vale 220 won e sottolinea, attraverso un disegno esemplificativo, le attese per le ricerche del professore.
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04/10/2005 |
Per l’Onu Romafil si tinge di azzurro |
È l’Organizzazione delle Nazioni Unite la protagonista principale di Romafil, il salone della filatelia che Poste italiane ha promosso all’Eur tra il 7 ed il 9 ottobre e che verrà inaugurato alle ore 15 di venerdì. Per ricordare il mezzo secolo di presenza italiana all’Onu saranno fra l’altro proposti i bozzetti dei francobolli realizzati nel 1956 con il sistema anaglifico ed ora conservati al Museo storico delle poste e delle telecomunicazioni. Percorsi particolari sono stati poi dedicati alla missione tricolore svoltasi in Corea negli anni Cinquanta (San Marino vi dedica l’annullo), alla Seconda guerra mondiale (nel sessantesimo dalla conclusione) e agli sport invernali (in vista di “Torino 2006”). In più, la “Giornata della filatelia” e l’iniziativa con le scuole “Storia e filatelia”. Al fianco dell’allestimento, naturalmente, il convegno commerciale, cui partecipa anche Vaccari srl. Immancabile, infine, il concorso fra i visitatori, che fra i cinquanta premi in palio prevede un “Gronchi rosa” e la serie “Crociera nord atlantica”. Romafil è ospitata dalla Fiera di Roma, in via Colombo 287 angolo piazza Rufino 8; resterà aperta il 7 e l’8 ottobre dalle 10 alle 19, il giorno 9 dalle 10 alle 14. L’ingresso è gratuito.
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21/09/2005 |
E l’Italia vince all’Onu |
No, l’accordo per il seggio permanente al Consiglio di sicurezza non è stato raggiunto. Ma l’Italia una piccola soddisfazione l’ha ottenuta: vincendo, attraverso la dodicenne Vittoria Sansebastiano, il primo premio al concorso “Il mio sogno: un giorno la pace”. Ed oggi esce il francobollo, un 37 centesimi di dollaro Usa. La vignetta propone una candela con i colori delle varie bandiere, mentre attorno alla fiammella la luce irradiata riprende il logo Onu. “Possiamo solo immaginare e sognare -questo il pensiero abbinato alla carta valore- su come il dono della pace è veramente meraviglioso ed importante. Sono fortunata di vivere in un Paese in pace, ma purtroppo molti bambini vivono ogni giorno in una situazione di conflitto”. L’iniziativa vede coinvolti, attraverso un concorso organizzato dal Lions club international, giovanissimi di tutto il mondo. Gli altri dentelli, tutti premi al merito, propongono lavori realizzati da coetanei di Stati Uniti (nominale da 0,80 dollari), Indonesia e Spagna (tagli da 1 e 1,30 franchi svizzeri), Corea del Sud ed ancora Stati Uniti (0,55 e 1,00 euro).
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23/02/2005 |
Un secolo di Rotary |
Austria, Brasile, Corea del Sud, Formosa, Monaco, Norfolk, Nuova Caledonia, Papua Nuova Guinea, Turchia: sono alcuni dei Paesi che oggi metteranno in vendita i tributi per il Rotary, nel giorno esatto dell’anniversario. Tutti dedicati dunque a ricordare una organizzazione “costituita da uomini e donne provenienti dal mondo degli affari e delle professioni che lavorano fianco a fianco per realizzare progetti umanitari e di assistenza alle comunità, incoraggiare il rispetto di rigorosi principi etici in tutti i campi, e soprattutto in ambito professionale, e diffondere la pace e la buona volontà tra i popoli della Terra”. Alla festa odierna partecipa pure l’Italia, il cui 65 centesimi è stato segnalato da “Vaccari news” il 14 gennaio scorso. Tale cartavalore che si sta accompagnando a molti annulli: finora sono oltre cinquanta quelli annunciati, la maggior parte dei quali programmata proprio per il 23 febbraio.
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11/02/2005 |
Un anno fa la clonazione umana, ora il francobollo |
Il dibattito sulle cellule staminali prosegue, in vari ambiti. E persino quello postale dice la sua: la Corea del Sud lancia un francobollo per ricordare il successo, registrato un anno fa, dal professor Hwang Woo-suk e dalla sua équipe. Allora il veterinario, insieme al collega statunitense Jose Cibelli, aveva effettuato la prima clonazione umana a fini terapeutici. “Questo fatto –spiegano le poste di Seul nel lanciare il dentello- segna un altro passo in avanti nel liberare l’umanità da malattie incurabili, che hanno provocato indicibili sofferenze”. La tecnica utilizzata –scriveva all’epoca Margherita De Bac sul “Corriere della sera”- “è la stessa che ha permesso la nascita di Dolly, prima pecora clonata, e di tanti altri mammiferi venuti dopo di lei nello stesso modo. L’embrione creato in laboratorio è stato accompagnato fino alla blastocisti, stadio precedente l’impianto in utero. Questa minuscola struttura sferica in un angoletto nasconde il cosiddetto «bottone embrionario», la culla delle staminali”. Il francobollo, che vale 220 won, sarà disponibile da domani.
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28/12/2004 |
Corea - Il disgelo sancito da una emissione comune? |
Il nuovo anno potrebbe offrire una congiunta per il Paese ancora diviso dalla Guerra fredda. La notizia è confermata dalla stampa locale: la Corea del Sud starebbe concordando i dettagli per firmare con la Corea del Nord una iniziativa comune, “nello sforzo -dice per esempio «The Korea times»- di promuovere la conciliazione intercoreana”. Il progetto sarebbe già passato dal tavolo tecnico a quello politico; il ministero all’Unificazione potrebbe presto contattare Pyongyang per mettere a punto i dettagli, fra cui la vignetta: Seul proporrebbe un soggetto che faccia riferimento all’antico Regno di Corea. Per la penisola asiatica il 2005 rappresenta un simbolico giro di boa: segna infatti il lustro trascorso dal summit bilaterale ed il sessantesimo dalla liberazione giapponese.
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14/11/2004 |
Bibliografie - Nuova Zelanda a 360 gradi |
Probabilmente non c’è tutto, ma molto sì. In 304 fitte pagine David R.Beech, Allan P.Berry e Robin M.Startup elencano quanto esistente sulla filatelia e la posta neozelandesi e dei territori che tradizionalmente fanno capo al Paese. Lavorando a tutto campo, in quanto considerano, accanto ad articoli e libri specifici, anche cataloghi di francobolli, d’asta e di mostre, manoscritti, manuali storici che trattano fra l’altro la posta, biografie, pubblicazioni ufficiali, persino cd e videocassette. È “New Zealand and Dependencies - A philatelic bibliography”, in Italia a 70,00 euro. Per alcune situazioni viene pure indicato dove sono reperibili i materiali citati. Il volume non trascura il settore dei servizi postali per i militari impegnati all’estero durante la Guerra sudafricana, i due conflitti mondiali, l’occupazione del Giappone nonché le presenze in Corea, Malaysia e con i “caschi blu”.
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02/04/2004 |
Anche la Corea del Nord interviene su Dokdo |
Cosa può fare mettere d’accordo la Corea del Nord con quella del Sud? Semplice, una querelle territoriale contro il Giappone. Il caso delle isole Dokdo (“Vaccari news” del 13 gennaio e del 25 febbraio) si arricchisce infatti di ulteriori sviluppi. È atteso per questo mese il foglietto con cui Pyongyang entra nella vicenda anche attraverso la posta. L’idea principale è offrire una immagine degli scogli contesi ed una mappa del XVIII secolo in cui Dokdo viene considerata come appartenente alla dinastia Chosun. Dimostrando così “che l’isola è stata nostro territorio dai tempi antichi”. Secondo fonti giornalistiche, l’emissione nordcoreana sarebbe composta da un foglietto in cui è inserito un esemplare rotondo da 110 won locali, più altri tre dentelli da 3, 12 e 106 unità con bandella. Sarà disponibile persino in Corea del Sud. Novità anche dal fronte opposto: in Giappone, nonostante le iniziali assicurazioni contrarie, dei privati avrebbero utilizzato il sistema dei francobolli personalizzabili per partecipare alla polemica, nel caso specifico ribadendo le pretese di Tokyo.
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25/02/2004 |
Dokdo-Takeshima: il Giappone rinuncia alla risposta? |
Sembra proprio che la risposta dentellata giapponese alla serie sudcoreana dedicata alle isole Dokdo-Takeshima (“Vaccari news” del 13 gennaio) non ci sarà. Fonti governative nipponiche riportano una dichiarazione del ministro agli Esteri, Yoriko Kawaguchi, la quale, riferendosi alla discussa emissione di Seul, ha detto che “è contro gli atti dell’Unione postale universale emettere francobolli usando immagini riferite a questioni contese fra Paesi”. Ha anche aggiunto che il Giappone avrebbe notificato, ai vertici dell’Upu, la richiesta di informare i membri sulla sua politica e la posizione ufficiale in merito all’emissione. Ma non tutti hanno accettato tale atteggiamento. Proprio in questi giorni è scoppiato il caso di una persona che -secondo diversi giornali pubblicati in Estremo Oriente- si sarebbe recata alle poste di Tokyo ordinando 10mila foglietti (pari cioè a 100mila esemplari) personalizzabili, sopra i quali avrebbe voluto inserire una immagine dell'area contestata e lo slogan “Takeshima è nostro territorio”. L’ufficio –stando sempre alle cronache- ha però respinto la richiesta. Intanto, si scoprono i precedenti. Gli esperti hanno infatti individuato un altro francobollo che propone lo stesso territorio conteso, emesso due anni fa da Seul. La cartavalore sarebbe tuttavia passata inosservata. Non così quelle del 1954, dal facciale di 2, 5 e 10 hwan. Uscite due anni dopo che il presidente sudcoreano Rhee Syngman aveva annunciato la sovranità per quegli scogli sotto i quali, oltre a mari pescosi, si ipotizza ci sia petrolio. “Il Governo giapponese protestò vigorosamente e minacciò di respingere indietro le corrispondenze che usavano questi francobolli”. L’immagine propone le cartevalori distribuite nel 1954 e nel 2002.
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13/01/2004 |
Tra Giappone e Corea del Sud è crisi diplomatico-filatelica |
Galeotta fu la serie di francobolli che la Corea del Sud ha pianificato per il 16 gennaio: quattro esemplari da 190 won, dedicati alla natura dell’isola Dokdo e delle scogliere circostanti, alcuni fra i 3.400 terreni di ogni forma e grandezza che affiorano al largo delle coste continentali. È la prima emissione di un progetto più ampio, che proporrà cartevalori “dedicate –confermano in posta- al sistema ecologico locale ed a sensibilizzare così l’attenzione pubblica sulla necessità di conservare queste isole”. Soltanto che il Giappone non è d’accordo, ed ha chiesto alla controparte di sospendere l’emissione per quella che nel Paese dei samurai viene chiamata Takeshima. “In base all’evidenza storica e alla legge internazionale –spiegano a Tokyo dal ministero agli Esteri- è evidente che Takeshima è parte integrale del territorio sottoposto alla sovranità nipponica”. Decisa la reazione di Seoul, diffusa questa mattina. “In una conversazione telefonica con il collega giapponese Yoriko Kawaguchi –confermano dal Governo- il ministro agli Esteri Yoon Young-kwan ha detto che la Corea del Sud non può accettare questa richiesta”, notando che “gli isolotti sono territori sudcoreani dal punto di vista storico e geografico nonché posti sotto la legge internazionale”. Pronte per gli sportelli sono 560mila serie.
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18/09/2003 |
"Francobolli" padani - Calderoli precisa |
Alla fine, qualcuno si è accorto delle potenzialità offerte dai francobolli personalizzabili. E la notizia oggi ha fatto il giro dei quotidiani italiani: Umberto Bossi, ma anche il Sole delle Alpi, la bandiera padana, Pontida, Venezia “ed altri temi cari a tutti i padani” sono comparsi, al fianco di Elisabetta II, sulle cartevalori britanniche. Ma il dentello più significativo è dedicato al segretario federale Umberto Bossi, che riporta, nella bandella abbinata al francobollo “Best wishes”, il testo “Forza senatùr” e la sua immagine. Francobolli regolari e conosciuti tra gli appassionati, che chiunque può ottenere, presentando un’immagine di propria scelta e pagando il relativo servizio alla Royal mail o anche ad altri Paesi, come Francia, Svizzera e Corea del sud (la Finlandia, addirittura, ha recentemente inaugurato un percorso dedicato alle aziende che vogliono promuovere i propri marchi impiegando questo sistema). Il quantitativo, in genere piuttosto limitato, anche nell’ordine dei dieci esemplari, viene consegnato per intero al richiedente, che può conservarli per ricordo o utilizzare per affrancare la propria posta. Come d’altro canto precisa il senatore Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato e coordinatore federale della Lega nord Padania: “Questi francobolli- ha spiegato- hanno normale e completa validità nel Regno Unito, sono ufficiali per posta prioritaria e si possono ottenere su ordinazione presso le poste britanniche. Un aspetto interessante è che i francobolli britannici riportano solo il valore e, a volte, l’indicazione di posta di prima classe (prioritaria) o di seconda ma, come i collezionisti sanno bene, mai l’indicazione di emissione del Regno Unito. Nel nostro caso invece compare il nome Padania”.
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25/07/2003 |
In Corea mezzo secolo di armistizio |
Vale 48 centesimi canadesi l’armistizio che avrebbe congelato il conflitto fra le due Coree, scoppiato il 25 giugno 1950: quella del Nord, supportata dalla allora Unione Sovietica e dalla Cina Popolare, e quella del Sud, sostenuta dalle Nazioni Unite e, in particolare, dagli Usa. Il francobollo è programmato per oggi e intende ricordare il mezzo secolo passato dalla firma a Panmunjom del documento. E, soprattutto, vuole “rendere omaggio ai militari delle forze terrestri, navali ed aeree canadesi che hanno servito con bravura e coraggio in seno alla coalizione”. Realizzata da Steven Slipp, la vignetta è composta da foto d’epoca che mostrano le forze nazionali in azione. Da sinistra a destra si vedono un velivolo Sabre F-86, i marinai al lavoro e dei fanti nell’atto di difendere le proprie posizioni sulle montagne al centro della penisola. Sopra le istantanee d’epoca, la linea rossa che, a cavallo del 38° parallelo, separa i due Stati.
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02/04/2003 |
Anche il contingente a Timor Est nella serie neozelandese |
Venti francobolli per altrettante divise militari dal 1860 ad oggi. È la maxiproposta con cui la Nuova Zelanda saluta, da mercoledì 2 aprile, i propri soldati: “Per oltre centoquaranta anni- confermano in posta- le forze armate neozelandesi hanno giocato un ruolo vitale nel difendere e proteggere sia la nostra terra, sia quella di altri”. Tutti da quaranta centesimi di facciale, i nuovi dentelli permettono un rapido excursus sui principali fatti d’arme in cui il Paese ha partecipato. Primo e Secondo conflitto mondiale in particolare, ma anche Guerra anglo-boera, Corea, Vietnam e le più recenti spedizioni di pace, come a Timor Est nel 2000 e a Bougainville (Isole Salomone) l’anno successivo. Dietro ad ogni esemplare è stampata una sintetica scheda che mette in luce l’uniforme in dotazione e le onorificenze ricevute.
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