스크랩 11월22일 복자 살바토레 릴리와 동료 아르메니아 순교자(1회)

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축일 11월22일(11월19일)
복자 살바토레 릴리와 동료 아르메니아 순교자, Observants 
Beato Salvatore Lilli Francescano martire
Blessed Salvatore Lilli
Also known as
Salvatore of Cappadocia
Born
19 June 1853 at Cappadocia, Aquila, Italy
Died
martyred on 22 November 1895 in Mujuk-Dersi, Armenia (modern Turkey)
Beatified :  3 October 1982 by Pope John Paul II
Canonized : pending

 

Beato Salvatore Lilli Francescano martire
22 novembre 

Nato il 19 giugno 1853 a Cappadocia, nell'Aquilano, Salvatore Lilli vestì l'abito francescano nel luglio 1870 ed emise la professione religiosa nell'agosto 1871. A causa della soppressione degli ordini religiosi, Salvatore da Cappadocia, questo il suo nome da religioso, nel 1873 fu inviato in Palestina, prima a Betlemme e poi a Gerusalemme dove venne ordinato sacerdote il 6 aprile 1878. Dopo due anni fu trasferito in Armenia Minore dove esercitò il suo apostolato per 15 anni. Nel 1890 si prodigò per aiutare i malati colpiti dall'epidemia di colera e nel 1894 fu nominato parroco e superiore dell'ospizio di Mugiukderesi. Qui, il 22 novembre 1895, allo scoppio delle rivolte politiche e con i turchi protagonisti di terribili massacri, fu arrestato con altri dodici cristiani per essere condotto a Marasc. Durante il viaggio gli fu chiesto di rinnegare la fede e al suo rifiuto venne ucciso. È stato beatificato da Giovanni Paolo II il 3 ottobre 1982. (Avvenire)

Etimologia: Salvatore = colui che salva, dal latino

Martirologio Romano: Presso il fiume Žihun nei pressi della città di Maraš in Cilicia, nel territorio dell’odierna Turchia, beati Salvatore Lilli, sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori, Giovanni figlio di Balži e altri sei compagni di origine armena, martiri, che, dopo avere ricevuto dai soldati ottomani l’ordine di rinnegare Cristo ed essersi rifiutati di tradire la loro fede, raggiunsero il regno eterno trapassati dalle lance. 

Ecco un’altra vittima dell’integralismo musulmano e un altro martire appartenente all’Ordine Francescano.
Salvatore Lilli nacque a Cappadocia in provincia de L’Aquila, il 19 giugno 1853 e vestì l’abito francescano il 24 luglio 1870, nel convento di Nazzano (Roma); emise la sua professione religiosa il 6 agosto 1871.
A seguito della soppressione degli Ordini Religiosi da parte del governo italiano, Salvatore da Cappadocia, questo il suo nome da frate, partì nel 1873 per i Luoghi Santi della Palestina, per restarvi come missionario.
Nel convento di Betlemme proseguì nello studio della filosofia, che aveva già iniziato a Castelgandolfo, facendosi ammirare per la sua vita di perfetto claustrale.
Il 6 agosto 1874 fu trasferito nel convento del S. Salvatore a Gerusalemme, per completare gli studi in teologia, venendo ordinato sacerdote il 6 aprile 1878.
Prestò il suo servizio per due anni, nelle basiliche custodite dai francescani, venendo poi inviato a Marasc nell’Armenia Minore, dove per 15 anni espletò con passione il suo apostolato.
La sua opera fu vasta e densa di risultati; i confessionali sempre affollati e le comunioni molto frequenti anche nei giorni feriali; riallacciò buoni rapporti con le persone più eminenti della città, cattoliche, ortodosse, turche; eresse una nuova cappella, inaugurata il 4 ottobre 1893 e con le offerte dei benefattori, acquistò un grande terreno e molti attrezzi agricoli per lavorarlo.
Nel novembre 1890, a Marasc scoppiò il colera e lui per 40 giorni assisté da solo i colpiti dal morbo, senza esserne miracolosamente contagiato.
Padre Salvatore nel 1894 fu nominato parroco e superiore dell’ospizio di Mugiukderesi e qui fu raggiunto dai rivolgimenti politici del 1895, quando i turchi effettuarono tanti massacri, specie tra i cattolici armeni.
Fu sollecitato più volte dai confratelli, presenti in altri luoghi più sicuri, di rifugiarsi presso di loro, ma egli rispose: “Dove sono le pecore, lì deve restare il pastore”, fu ferito dai soldati che aveva accolto con tanta benevolenza.
Il 22 novembre 1895, fu arrestato con altri dodici cristiani e condotto a Marasc; lungo il viaggio vennero più volte invitati a rinnegare la religione cattolica e a darsi alla fede di Maometto, se volevano salvare la vita.
Al loro deciso rifiuto, furono uccisi con crudeltà a colpi di baionetta e i loro corpi furono dati alle fiamme, in una zona chiamata Mujuk-Deresi.
I nomi di sette dei dodici fedeli armeni martiri insieme a padre Salvatore Lilli sono: Baldji Ohannès, Khodianin Kadir, Kouradji Tzeroum, Dimbalac Wartavar, Ieremias Boghos, David Oghlou, Toros David; degli altri non si conosce il nome.
La causa di beatificazione fu introdotta presso la S. Congregazione dei Riti il 13 febbraio 1959.
Sono stati beatificati da papa Giovanni Paolo II il 3 ottobre 1982.

Autore: Antonio Borrelli
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Aggiunto il 2002-10-29

Blessed Salvatore Lilli
 
Also known as
Salvatore of Cappadocia
Memorial
19 November
Profile
Son of Vincenzo and Annunziata Lilli. Joined the Franciscans in 1870, making his vows on 6 August 1871. Studied at the Franciscan seminary in the Holy Lands. Ordained in Bethlehem on 6 April 1878. Missionary in Jerusalem for two years. Missionary to Marasco, Armenia in 1880. In addition to preaching the faith he built schools, clinics, and homes for the abandoned, and taught modern hygiene and sanitation in the remote villages. Worked endlessly with the sick during a cholera epidemic in 1891. Missionary to Mujuk-Deresa, Armenia in 1894. In 1895 the area was occupied by Islamic Turks who captured Salvatore and fellow Franciscans Baldji Oghlou Ohannes, David Oghlou David, Dimbalac Oghlou Wartavar, Geremia Oghlou Boghos, Khodianin Oghlou Kadir, Kouradji Oghlou Tzeroum, and Toros Oghlou David. They were tortured and ordered to convert; they refused. One of the Martyrs of Armenia.
Born
19 June 1853 at Cappadocia, Aquila, Italy
Died
martyred on 22 November 1895 in Mujuk-Dersi, Armenia (modern Turkey)
Beatified
3 October 1982 by Pope John Paul II
Canonized
pending
Additional Information
L'Osservatore Romano italiano
Kirken i Norge norwegian

DIRECTORIO FRANCISCANO
SANTORAL FRANCISCANO   

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22 de noviembre
Beato Salvador Lilli y compañeros, mártires († 1895)

Texto de L’Osservatore Romano
 
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Salvatore Lilli nació en Capadocia, provincia italiana de Aquila, el 19 de junio de 1853. En 1870 entró en la Orden franciscana. En 1873 tuvo que proseguir los estudios en Tierra Santa, pues el Gobierno italiano había suprimido las Órdenes religiosas. Recibió la ordenación sacerdotal en Jerusalén, el 16 de abril de 1878.

En 1880 fue enviado a Marasc, misión de Armenia Menor (Turquía), comprendida en la Custodia franciscana de Tierra Santa que abarca Egipto, Israel, Jordania, Siria, Líbano, Chipre y Rodas.

Tras un breve viaje a Italia en 1886, prosiguió la actividad apostólica en Marasc, y en 1890 fue nombrado párroco de esta localidad. En la epidemia de cólera del mismo año, el P. Lilli se prodigó tan extraordinariamente en la atención a los apestados, que sus colaboradores lo jugaron exagerado.

En 1894 pasó a la misión de Mujuk–Deresi, a siete horas de viaje a caballo de Marasc. Al año siguiente estalló una fuerte persecución contra los cristianos armenios, que siempre habían sido marginados y despreciados a causa de su fidelidad a la religión cristiana. La matanza de hombres, mujeres, niños y ancianos causó miles de víctimas en la región. El P. Lilli recibió un mensaje urgente de sus superiores que le sugerían que abandonase el puesto; al segundo mensaje en el mismo sentido, el misionero respondió que «el Pastor no puede abandonar a las ovejas en peligro», y decidió quedarse junto a los armenios perseguidos. Un mes después, los soldados entraron a bayoneta calada y el heroico franciscano fue herido en una pierna cuando intentaba ayudar a las víctimas. Invadido su convento por la tropa, fue hecho prisionero y encerrado en una celda de la casa franciscana. Alternando halagos y amenazas, promesas y malos tratos, el jefe de los soldados trató de conseguir que renegase de Cristo y se pasase a Mahoma. Una semana después le obligaron a partir con varios campesinos del lugar, también prisioneros, hacia Marasc. Se reunieron todos en la iglesia, y el P. Lilli les confesó y animó al martirio. Después de dos horas de duro caminar (en el grupo había una niña de 11 años que luego será testigo del martirio), llegaron al borde de un torrente, y el jefe de nuevo les conminó a renegar de Cristo. Ante su unánime respuesta negativa, el comandante ordenó matarlos a bayoneta calada. El martirio se consumó el 22 de noviembre de 1895, cuando el P. Salvador Lilli tenía 42 años. Sus siete compañeros de martirio eran: Baldji Oghlou Ohannes, Khodianin Oghlou Kadir, Kouradji Oghlou Tzeroum, Dimbalac Oghlou Wartavar, Geremia Oghlou Boghos, David Oghlou David y Toros Oghlou David, todos ellos armenios.

El proceso ordinario para la beatificación de estos mártires se instruyó en 1930-32, y la causa se incoó en la Sagrada Congregación de Ritos el año 1959, siendo Papa Juan XXIII, conocedor y amante de las Iglesias orientales de Europa. En 1962-64 se instruyeron procesos apostólicos en Alepo (Siria) y Beirut. El 3 de octubre de 1982, Juan Pablo II los proclamó Beatos, precisamente al clausurarse el VIII centenario del nacimiento de San Francisco de Asís.

[L’Osservatore Romano, ed. esp., del 3-X-83]



 

Den salige Salvator Lilli av Cappadócia og hans 7 armenske ledsagere ( -1895)

Minnedag: 22. november

 Den salige Salvator Lilli (it: Salvatore) ble født den 19. juni 1853 i Cappadócia i bispedømmet og provinsen L'Aquila i Italia, en landsby i Appenninene vest for Avezzano, mellom Roma og L'Aquila. Hans foreldre var Vincenzo Salvatore og Annunziata Lilli, og han var deres sjette og siste barn. Som 17-åring sluttet han seg den 24. juli 1870 til fransiskanerordenen (Ordo Fratrum Minorum - OFM), og den 6. august 1871 avla han sine første løfter i klosteret i Nazzaro ved Roma.

Da de religiøse ordenene ble oppløst av den italienske regjeringen i 1873, dro Salvator til Palestina med tanke på å bli der som misjonær. Han bodde først i fransiskanerklosteret i Betlehem, hvor han fullførte sine filosofiske studier og avla sine høytidelige løfter den 6. august 1874. Deretter bodde han i Jerusalem, hvor han studerte teologi og ble presteviet den 6. april 1878. Han tilbrakte enda to år i Jerusalem og gjorde tjeneste i Den hellige Frelsers kirke og Den hellige Gravs kirke.

I 1880 sendte ordenen ham til Marasc i Lilleasia (Armenia), som da var en del av det osmanske riket, i dag Tyrkia. Der skulle han misjonere blant armenere i diaspora i islamske omgivelser. De neste 15 årene var Marasc scenen for hans utrettelige og effektive apostolat. Han synes å ha vært en overbevisende predikant, og klosterkapellet ble snart fullt ettersom folket begynte å praktisere sin tro igjen.

Men hans innflytelse strakte seg ut over klosterkapellets grenser. På det praktiske plan etablerte han to nye landsbyer og flere arbeidsordninger. Han brukte penger som var donert til kirken for å kjøpe land og verktøyet som var nødvendig for å arbeide på den. Han hjalp mennesker av alle religioner, og var særlig aktiv under den koleraepidemien som brøt ut i Marasc i november 1891. Han klarte å pleie de syke, enkelte steder egenhendig, i nesten seks uker uten selv å få sykdommen. I mellomtiden var hans andre store bidrag å reparere det temmelig anspente forholdet mellom Kirken og Marascs fremste borgere - noen av dem var selv katolikker. Han bygde et nytt kapell som ble høytidelig vigslet den 4. oktober 1893.

 I 1894 ble Salvator sendt som sogneprest og superior til fransiskanernes hus i Mujuk-Deresi. Han hadde ennå ikke vært der et år da han fant seg selv innblandet i den voldelige politiske uroen som hadde spredt seg i landet siden 1890. Da utryddelsen av det armenske folket begynte og armenske katolikker ble massakrert i stort antall, ble Salvator Lilli advart og bedt av velmenende kristne om å komme seg i sikkerhet utenfor Tyrkia. Men han sa: «Jeg kan ikke etterlate mine får alene. Jeg vil om nødvendig heller dø sammen med dem».

Få dager senere, den 22. november 1895, skjedde det uunngåelige, og han ble tatt til fange sammen med syv av sine armenske sognebarn, enkle bønder og gode kristne. Tre dager senere ble de ført av gårde mot Marasc. I følge et øyevitne ble de gitt flere muligheter til å svikte Kirken og akseptere islam, men de nektet alle standhaftig å avsverge sin tro og hylle Muhammed. Etter å ha marsjert i to timer, fikk de en siste mulighet til å velge mellom frafall eller døden. Da de fortsatt nektet, ble de brutalt myrdet med bajonetter. Likene ble deretter brent av soldatene.

De åtte martyrene ble saligkåret den 3. oktober 1982 av pave Johannes Paul II i Peterskirken i Roma. Deres minnedag er dødsdagen 22. november.

Salvator Lillis syv armenske ledsagere var:

Den salige Baldji Oghlou Ohannès
Den salige Khodianin Oghlou Kadir (Khadjir)
Den salige Kouradji Oghlou Tzeroum (Zirou, Ziroun eller Zirun)
Den salige Dimbalac Oghlou Wartavar
Den salige Jeremias Oghlou Boghos (Salvator Lillis tjener)
Den salige David Oghlou David
Den salige Toros Oghlou David (bror av David)
Kilder: Attwater/Cumming, Butler (XI), Schauber/Schindler, Holböck (2), Resch (B1), Index99, Patron Saints SQPN, Bautz, Heiligenlexikon, stthomasirondequoit.com, Acta Apostolicae Sedis 5.11.1982 - Kompilasjon og oversettelse: p. Per Einar Odden - Sist oppdatert: 2004-02-03 22:56